martedì 13 agosto 2019

Solo bagaglio a mano


L’altro pomeriggio, mentre guidavo, mi è capitato di ascoltare un’intervista a Paolo Conte, non il cantautore bensì il planetarista e comunicatore scientifico. A poche ore dalla notte di San Lorenzo, Paolo Conte parlava dei cacciatori di meteoriti. Eh già, pare che dagli anni Novanta, parallelamente ai ricercatori scientifici, sia nata la figura del cacciatore di meteoriti free lance; gente che, con un equipaggiamento minimo, si dirige verso il deserto del Sahara (e non solo) alla ricerca di meteoriti, per poi venderle a collezionisti privati e istituzioni museali. Ho scoperto che nel mondo c’è un'umanità variegata disposta ad acquistare una fetta di meteorite (ebbene sì: vengono affettate) e spendere fino a 20mila dollari al grammo per avere un frammento di Luna o di Marte (le più pregiate. Quindi, se vi capita di acquistare una fetta di meteorite, che so io, un paio di etti, a 4/5 mila dollari, non avete fatto un affare ma, come direbbero da queste parti, avete preso una sola, pronunciato con una bella o aperta).
Nantan Meteorite - Oxford University Museum of Natural History
La collezione di meteoriti non è contemplata da Gabriele Romagnoli tra le cose futili che soffocano la nostra esistenza e che ci ossessionano fino a quando non riusciamo a possederle. E se io mi fustigo periodicamente per la mia incapacità di gettare quella maglietta (però, dai, non è così rovinata, posso ancora usarla quando sono a casa), di smetterla d’acquistar libri, di eliminare la tazza sbreccata (ti ricordi che weekend fantastico quando la comprammo?!) … almeno non ho il pensiero di dove collocare la collezione di meteoriti.
Copia della Biblioteca di Ciampino
Anelo alla leggerezza, soprattutto quando si avvicina il momento di preparare lo zaino per un breve viaggio. Eppure, il bagaglio è sempre troppo pesante rispetto alle effettive esigenze. Ultimamente mi sembra che anche la quotidianità si sia appesantita più del dovuto; ma non è facile liberarsi della zavorra. Non ci riuscirò neppure dopo aver letto Solo bagaglio a mano di Gabriele Romagnoli (edito da Feltrinelli), però non credo fosse intenzione dell’autore scrivere un manuale di self-help, né avere l’arroganza di spiegare l’arte di star al mondo per vivere felici. 
Gabriele Romagnoli è uno che ha viaggiato e viaggia molto, che ha abitato in quattro continenti e vissuto in città impegnative come Beirut o Il Cairo.
Traslocare dall’Egitto al Libano solo per avere una diversa prospettiva del Medio Oriente: sicuro che serva a qualcosa? Un cacciavite elettrico serve. Un milione di euro serve, non spostarsi da un luogo ad un altro senza una ragione concreta. Epperò, l’idea di vivere una vita senza appesantirci, senza illuderci; l’idea di scegliere la libertà, di consumare il necessario, di saper perdere cose, di non lasciarsi bloccare dal passato, di osare… non può che affascinarmi. Senza elogiare il pauperismo (come afferma lo stesso Romagnoli), né mitizzare la decrescita o la bellezza del sacrificio. Tutt’altro. Non possedere non equivale ad essere poveri.
È bravo Romagnoli nel toccare i punti deboli dell’uomo contemporaneo (specie se sei già in crisi di tuo), e anche se a tratti appare un po’ banale e non nascondo ci sia qualche frase retorica, è piacevole leggere alcuni aneddoti di viaggio e appuntare titoli per nuove scorribande in biblioteca.
Nel mentre, vado a disfarmi delle magliette che non indosso più. Forse.

6 commenti:

  1. Quanto mi piacerebbe partire senza bagaglio a mano ma poi le meteoriti dove le metto?
    La vita di Ramaglioli è affasciante peccato che non riuscirei mai ad essere cosi

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    1. Per quel poco che ti conosco leggendo il tuo blog, ti ci vedo proprio a girare in cerca di meteoriti per poi venderle a destra e manca!!!

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  2. quando sono stato a Roma l'ultima volta abbiamo deciso io e la mia compagna di non attivare roaming e quindi zero connessione, zero dati, zero internet, zero whatsapp, zero wifi ed è stato bellissimo e semplice come quando io e mia sorella, due ragazzi di provincia, nel 1997 andammo in interrail in inghilterra, io 18 anni e lei 22, telefonando dalle cabine che trovavamo e arrangiandoci e imparando.

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    1. Ma tu e la tua compagna non siete mica persone normali!! avevo letto il tuo post e avevo pensato a quanto tuttosommato possa essere facile oggi esser rivoluzionari. Spegnere la connessione e accendere il cervello (come sentii dire da una mamma al figlio che la rimproverava del fatto che girasse con una mappa cartacea "quando c'è google map"); eliminare la TV, non cadere nella trappola dei social e scegliere in modo oculato come informarsi.
      è che spesso optiamo per le scorciatoie...

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  3. Uh Mr K della Silvia è un appassionato di meteoriti! Di Gabriele Romagnoli ho letto molti articoli a partire da quando Vanity Fair era una bella rivista fino.all'appuntamento quotidiano con la prima cisa bella su La Repubblica, ma non ho mai letto un suo libro

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    1. La passione di Mr K mi era sfuggita. Così sono andata a fare una ricerca sul blog di Silvia e ho trovato il post sulla fiera di Tucson. La torta con dentro i pezzi di meteorite è una cosa che potevano pensare solo gli americani.

      Romagnoli scrive bene; in questo libro mescola aneddoti di viaggi, riflessioni, esperienze personali. In rete si alternano commenti di lettori che lo trovano "dispersivo e di una banalità sconcertante" a commenti che si sperticano nelle lodi. A me non è dispiaciuto e anche soffermarmi a riflettere per l'ennesima volta su ciò che dovrei sapere ma che poi non applico, troppo male non fa.

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