lunedì 27 maggio 2013

Una vita

trad. di Marino Moretti, Mondadori.


Cara Giovanna,
diciamocelo, sei stata un po’ sfigata. La vita, a volte, va così. Però sei stata pure sprovveduta e incapace di tirar fuori un po’ di carattere. Eh, che diamine!
Passi per la cotta nei confronti di Giuliano, visconte di Lamare, lo capisco. Dopo esser stata rinchiusa nel collegio del Sacro Cuore fino a 17 anni, ci sta che nell'incontrare un figliolo attraente, con quei capelli bruni che ombreggiavano una fronte liscia e abbronzata e quegli occhi morati, teneri e profondi, e quella la barba lucida e fine, si resti abbagliata. E capisco pure che nell'Ottocento non si abbia la possibilità di dire «Va be’, babbo; il ragazzo mi piace ma preferirei conoscerlo meglio; che mica ci dobbiamo sposare domani!?». No, magari una cosa del genere al barone Le Perthuis non avrebbe fatto piacere. Ad ogni modo, già in viaggio di nozze, quella decisione di gestire i tuoi soldi, quell'essere così autoritario e un po’ violento, t’avrebbe dovuto mettere in guardia: di tuo marito non avevi capito niente. E poi, dico, ma era evidente che il bell'imbusto ti tradiva con la fida servetta Rosalia, sì gaia e civettuola; l’avevamo capito tutti! Possibile che fin a quando non li hai beccati in flagrante (e in modo del tutto casuale), non ti sia resa conto di nulla? Ancora una volta, hai perdonato.
E, successivamente, possibile che non hai capito il perché delle tante visite a casa dei ricchi vicini da parte del fedifrago? Hai finto di non vedere e hai riversato tutto il tuo morboso amore nei confronti di tuo figlio, Paolo. Non potevi aver letto “I no che fanno crescere”, lo comprendo. Ma, dargliela sempre vinta, così come avevi fatto col defunto padre, non poteva portar a nulla di buono.
A guardar la vita sconclusionata del tu’ figliolo ormai ventenne è evidente che abbia ripreso tutto dal padre. Gioco, prostitute, debiti in abbondanza. E tu nulla; continui a mandargli soldi anche dopo esser stata costretta a vendere la tua amata casa dei “Pioppi”, vicino Yport. 

Continui ad illuderti che sia un bravo ragazzo; sì le mamme non sono mai obiettive ma, dico, quel ragazzo ti sta uccidendo di crepacuore e tu continui a dargli un’opportunità? Un’educazione un po’ più rigida da piccolo gli avrebbe fatto solo bene.
Per fortuna che l’ex serva Rosalia, sebbene si sia comportata male nei tuoi confronti, da giovane, è tornata a darti una mano nel momento del bisogno. Insomma, anche lei non ha avuto una storia facile però si è rimboccata le maniche e ha affrontato la vita di petto, senza aggrapparsi continuamente a qualcun altro, come hai fatto tu.
Cara Giovanna, come ti dice la saggia Rosalia, qualunque vita non è né tutta buona né tutta cattiva, però bisogna saperla affrontare senza troppi piagnistei, imparando dai propri errori e cercando di non farsi sopraffare dalle sventure che si abbattono su di noi.
Quindi, ora che è arrivata una nipotina ad allietare le tue giornate, cerca di non viziarla come hai fatto con tuo figlio e impara a guardare le cose belle della vita.

Con affetto.
B.