«Adesso che sei diventata zia devi iniziare a leggere un po’ di
narrativa per ragazzi». Non ha tutti i torti l’amica bibliotecaria nel
ricordarmi che in quanto a libri per ragazzi sono una capra. Che leggono gli
adolescenti oggi?I due nipotini acquisiti (dodicenni), che non hanno una
particolare predisposizione per la lettura, vanno avanti a Diari di una Schiappa.
E gli altri? L’ultima arrivata ha un mese, è di una bellezza disarmante e io ho tutto il tempo per esplorare il meraviglioso mondo dei libri illustrati.
E gli altri? L’ultima arrivata ha un mese, è di una bellezza disarmante e io ho tutto il tempo per esplorare il meraviglioso mondo dei libri illustrati.
Intanto, riparto da un classico, Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, che, detto tra noi, da piccola non mi aveva entusiasmato
granché. Forse perché non mi era sembrato così avventuroso, una bambinata
rispetto ai brividi dell’isola del tesoro. Ignoravo che ci fosse un’Alice vera
e pensavo che Lewis Carroll fosse un
signore amabile, che nella vita faceva l’illustratore e giocava a carte nel
tempo libero, sorseggiando tè. Da adulta scopro che Lewis Carroll altri non era
che Charles Lutwidge Dodgson, un
professore di matematica abbastanza noioso (insegnava ad Oxford), appassionato
di fotografia, soprattutto quando i soggetti erano bimbe (solo femmine), quasi
completamente svestite, meglio ancora se povere, in modo da poterle corrompere
con dolci e giochi.
Il balbuziente Dodgson – Carroll perse la testa per Alice Liddell e un po’ anche per le
sorelline, figlie di uno dei decani di Oxford. Dodgson aveva una trentina di
anni, Alice dieci, e tra una foto e l’altra, la fantasiosa mente del prof.di
matematica partorì le avventure di Alice. Dodgson, che evidentemente aveva un
curioso rapporto con la realtà, nell’estate del 1863 chiese la mano di Alice e
la mamma della piccola gliene disse quattro, mettendo fine per sempre alle
uscite in barca tra il matematico scrittore e le bimbe Liddell. Ma Lewis
Carroll regalò ugualmente il manoscritto originale di quello che sarebbe diventato Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie alla vera Alice. Provò a chiederne
la restituzione una ventina di anni dopo, con l’intento di pubblicarlo, ma la
bella Alice fu irremovibile. E fu una saggia decisione che le tornò utile
quando anziana, povera e sola, mise all’asta il manoscritto che le permise di vivere
una serena vecchiaia.
Alice Liddell |
Lewis Carroll, Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie
(Alice’s Adventures in Wonderland), trad. Bianca Tarozzi.
già anch'io quando ho scoperto di Alice e di Dodgson mi sono presa un "coccolone" ed io da piccola ero spaventatissima da Alice che ho abbandonato in preda al panico.
RispondiEliminaalla piccolina più avanti regala Olga di Carta ;)
Brava, mia cara. Ho bisogno di tanti consigli!
EliminaOh, ma guarda un po' cosa si scopre leggendo questo post!
RispondiEliminaPS meglio indirizzarsi su Roald Dahl, allora.
Mi sa che chiederò consiglio a te, all'Amanda e ad una Papera di nostra conoscenza...
EliminaHaha, no, è meglio non curiosare troppo! Io però sono una grande amante di Alice, di recente l'ho anche ascoltato nel podcast di "Ad alta voce" letto e tradotto da Aldo Busi (l'ho ascoltato mentre ero in palestra, così almeno mi distraevo un po').
RispondiEliminaAllora me lo vado a cercare anch'io! Sai che sono una grande amante dei podcast. Gragraziegrazie!
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