La blogger ultimamente latita, lo so. In alcuni periodi la
blogger è fagocitata dal lavoro, dalla famiglia, dalle paturnie del Grande
Puffo, dal mal di denti. La blogger vorrebbe preparare uno zainetto con tanti
libri e mettersi in cammino per sentieri solitari. Camminare, leggere,
riflettere, scribacchiare. Ma non può. Per il momento si accontenterà di
ritornare col pensiero sul cammino di Stevenson in compagnia di Tino Franza, in
carne ed ossa.
Del libro s’era già parlato qui e domani se ne parlerà nella
libreria L’Argonauta. Un’occasione per chiacchierare con Franza e con Orfeo Pagnani,
editore di Exòrma; un’occasione per chiacchierare di Stevenson, di viaggi, del
camminare. Un’occasione per sbirciare tra gli scaffali di una libreria
indipendente, un posto che promette di “non aver niente a che vedere con la
freneticità dell’oggi”. Quasi un viaggio.
Ci vediamo domani.
Beuon viaggio in libreria, allora!
RispondiEliminaUna libreria in una zona a me totalmente sconosciuta. Specializzata in viaggi, dalla prossima settimana partirà un corso per aspiranti scrittori di viaggio, tenuto da Stefano Malatesta. Un bel luogo. Come possano sopravvivere luoghi così in mezzo alla tante librerie di catena è per me un mistero, ma è bello sapere che resistano.
EliminaSalutatemi il somarello!
RispondiEliminaTino Franza ha proiettato una serie di foto, scattate a distanza di qualche anno dal viaggio a piedi (come dire, un secondo viaggio fotografico). E di asinelli ce n’erano parecchi. Temo dipenda dal business che è nato intorno al nome di Stevenson. Tino, comunque, sostiene che la zona abbia conservato il suo aspetto originale; certo, sono nati alberghetti e punti di sostegno per il viandante che ripercorre il cammino di Stevenson ma niente di esasperato. I mercatini popolari, il sorriso e l’abbigliamento delle persone fotografate lungo il cammino, dava l’idea della tranquillità e di un luogo distante dalla frenesia che ci circonda. Sì, ho già quel prurito che mi prende quando inizio a pensare seriamente ad un nuovo viaggio a piedi. Ma non sarà facile organizzarmi perché Tino dice che ad agosto in quella zona fa un caldo micidiale e prendere un paio di settimane di ferie in altri periodi non è mica cosa semplice…
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