lunedì 11 maggio 2015

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Una questione privata, Beppe Fenoglio
Quando leggi un capolavoro finisce che non ne parli mai in un blog come questo. Che puoi dire tu di Beppe Fenoglio per spingere quanti non abbiano ancora letto Una questione privata ad acquistarlo immediatamente? 
Che può dire di originale su Elsa Morante una Babalatalpa qualsiasi? Spulciando tra i libri usati di una nota libreria, riflettevo sull’arte della scrittura e su cosa renda un capolavoro tale.
«Posso aiutarla?».
«No, grazie, davo un’occhiata. Anzi, sì. Avete per caso qualcosa della Morante? Vorrei acquistare Menzogna e sortilegio».

Occhi al cielo, espressione da “Eccone un’altra a cui si deve spiegare tutto”. «Ma la Morante non si trova tra i classici! Non è qui che deve cercarla. Qui ci sono solo opere di autori morti». Pausa. «Beh, sì, anche la Morante è morta, ma da poco».
Comincio a divertirmi.
«Quindi un classico è tale se dopo un paio di secoli dalla morte dell’autore qualcuno lo acquista ancora?».

Lei, soddisfatta, si avvicina al pc: «Sì, più o meno. Comunque tra l’usato non abbiamo niente della Morante. Se ci fosse stato, l’avrebbe trovato lì, nello scaffale dei contemporanei».
Mi avvicino allo scaffale incriminato e vedo diverse copie di Federico Moccia, molto Volo, Mazzantini, D’Avenia... Ora, senza voler offendere Moccia, chi diamine potrebbe mai pensare di mettere “Scusa ma ti chiamo amore” accanto a “La Storia” solo perché gli autori sono nati entrambi nel XX° secolo??

In fondo, non faccio mica la libraia io… 




4 commenti:

  1. Chili e chili di solidarietà!!
    La mia prof di lettere (santa donna!) diceva che un classico è tale quando continua a parlare anche ai lettori per i quali non è stato scritto. Capisco che per certi commessi (che i librai sono altra cosa) questa definizione sia troppo difficile, ma il fatto di essere morto mi pare un po' poco onestamente, perchè Moccia manco morto diventa un classico!!
    ;)
    un abbraccio di solidarietà divertita!

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    1. Santa donna sì la tua prof di lettere, altro genere in via d’estinzione. Per carità, non voglio aprire qui una polemica sulla scuola (di questi tempi, poi…) ma, avendo cambiato in 5 anni di liceo ben 4 insegnanti di lettere, ne ricordo un paio che…
      Hai trovato la perfetta chiusura del mio post: Moccia manco morto diventerà mai un classico!

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  2. Non ci sono più le libraie di una volta! Scherzi a parte, mi hai dato un ottimo consiglio per un libro da regalare a mio figlio che è un appassionato di storie e di film che rappresentano quel periodo.

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    1. Un libro bellissimo che leggerà in poco tempo e apprezzerà sicuramente. Credo che Fenoglio costituisca una di quelle voci importanti della letteratura italiana che tendiamo a dimenticare. Una prosa straordinaria: asciutta ma in grado di evocare immagini che ti restano nella testa. Tra l’altro, non sono mai stata ad Alba e per il binomio libri-e-geografie una capatina nelle Langhe bisognerebbe organizzarla.
      Un abbraccio

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