[…] i romanzi veri hanno
il prodigio di restituirci l’amore alla vita e la sensazione concreta di quello
che dalla vita vogliamo. I romanzi veri hanno il potere di spazzare via da noi
la viltà, il torpore e la sottomissione alle idee collettive, ai contagi e agli
incubi che respiriamo nell’aria. I romanzi veri hanno il potere di portarci di
colpo nel cuore del vero.
[…]
Nel futuro non ci saranno più romanzi di sorta, ma dovranno
passare secoli, per la lentezza con cui si estingue la specie. Per qualche
tempo, i romanzi non saranno che grida rotte e singhiozzi, poi calerà il
silenzio. La gente sarà gonfia di romanzi non scritti e storie sotterranee e segrete
circoleranno nelle profondità della terra. Per appagare la propria sete
segreta, la gente inventerà dei surrogati di romanzi, avendo gli uomini una fantasia
geniale nel trovare dei surrogati alle cose di cui soffrono la privazione. Poi
un giorno il romanzo, come la fenice, rinascerà dalla sue stesse ceneri. Perché
esso è fra le cose del mondo che sono insieme inutili e necessarie, totalmente
inutili perché prive d’ogni visibile ragione d’essere e d’ogni scopo, eppure necessarie alla vita
come il pane e l’acqua, ed è fra quelle cose del mondo che sono spesso
minacciate di morte e sono tuttavia immortali.
Cent’anni di
solitudine in Mai devi domandarmi - Natalia Ginzburg, Einaudi
Fate leggere queste righe al proprietario di Amazon... e chi gli siano di monito!
RispondiEliminaDubito che Bezos si trovi a passare di qui... Scherzi a parte, ho letto non ricordo dove, che Amazon potrebbe aprire un negozio fisico a Manhattan. Ho detto negozio fisico, non libreria. Ma la notizia mi ha comunque fatto riflettere...
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMolto, molto attuale.
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