Miele, Ian McEwan
traduzione di Maurizia Balmelli, Einaudi
Espiazione mi aveva folgorato.
Ricordo poi di aver letto Chesil
beach e di aver pensato nientedichè.
Oggi, di quest’ultimo, non ricordo nulla. Lo svantaggio dei libri presi in
prestito: non puoi cercarli nella tua caotica libreria, leggerne uno stralcio,
riuscire a ricostruirne la trama, le
impressioni, sapere quando e perché avessi incominciato a leggerlo. Forse mi
succederà la stessa cosa con Miele. Ne avevo letto un pezzetto su qualche blog e
avevo deciso che lo volevo. L’ho adocchiato
nella libreria dell’amico-mancato-libraio-ma-magari-un-giorno-o-l’altro…
e me lo son portato a casa insieme ad un altro paio di titoli.
Lettura inizialmente faticosa. Una mezza spy story, una cosa che
non si capiva se fosse un thriller, un libro che parla di libri, una storia
d’amore. Poi mi son lasciata prendere e da metà libro in poi, pur sospettando
come sarebbe andata a finire, ho divorato le pagine. La critica non l’ha
apprezzato granché. Io, forse, l’ho letto con occhi poco critici: è stato divertente
calarmi nel mondo dei servizi segreti inglesi degli anni 70 (di cui non sapevo
assolutamente nulla), ho frugato tra i pensieri di uno scrittore emergente
(Thomas Haley, uno dei protagonisti del romanzo) e tra le fonti di ispirazione
di un presunto romanziere in erba.
Ho riflettuto sulla scelta dell’io narrante: fino alla fine del
romanzo ho pensato che McEwan facesse raccontare la storia, in prima persona,
da Serena Frome (ma non è esattamente così…); e di tanto in tanto ho pensato
che forse una donna non si sarebbe comportata in quel modo e che McEwan stesse
enfatizzando troppo il senso di rabbia, di vendetta, di tradimento… Come fa uno
scrittore maschio ad essere così sicuro di quali siano le reazioni di una donna
che si sente tradita, umiliata da un uomo? McEwan non è così presuntuoso da
sapere tutto; l’arcano viene svelato nel finale del libro che, seppur melenso
(tropperrimo), mi ha riconciliato con il McEwan di Espiazione.
Miele non è una lettura imprescindibile, però è una buona distrazione
dalla quotidianità.
Pensa un pò te, a me cheasil beach invece - letto non tanto tempo fa - piacque abbastanza.
RispondiElimina(sì, abbastanza tanto).
Sabato invece mi annoiò terribilmente.
L'inventore dei sogni è uno dei cavalli di battaglia per le letture dei ragazzini (riscuote molto successo, e io sono la prima fan).
Espiazione, eh, quello ce l'ho nel pilone dei leggituri. Lo metto più in alto:)
L’inventore dei sogni potrei leggerlo…
EliminaEspiazione ti piacerà quasi sicuramente. Boh, magari potrebbe piacerti abbastanza tanto pure Miele. Però sì, dai, leggi prima Espiazione.
Ho visto recentemente il film Espiazione, e le scelte del regista mi hanno incuriosito rispetto al romanzo, non so se lo comprerò o lo prenderò in biblioteca... E' che qui il tempo per leggere è sempre meno!!! ;)
RispondiEliminaMannaggia, hai ragione: il tempo si restringe. Io non ho visto il film; magari lo prendo in biblioteca.
EliminaDunque Espiazione prima e Miele poi?
RispondiEliminaFaccio fatica ad avvicinarmi agli scrittori anglofoni, ma dopo questo post, farò un'eccezione.
PS: L'idea di fotografare i passi dei libri è originale. Forse la dovrei prendere a prestito per quando cito le pagine nelle mie recensioni, giacché, come scrive Clode83, qui il tempo è sempre meno. Per tutto.
Prima Espiazione anche se, vista la tua indole giallofona, Miele potrebbe piacerti. Ho detto potrebbe.
EliminaCara mia, ho deciso che andrò avanti con le foto degli estratti. Già leggere e scrivere richiede furto di tempo ad altre attività secondarie (pausa pranzo; il cliente che ti ha scambiato per il volontario di telefono amico e ti racconta tutti i problemi di casa; il capo che parte con i comizi elettorali telefonici…). Ricopiare pure paginette e stralci di libri è ormai impossibile.
A me Miele è piaciuto molto, all'epoca. Per la leggerezza abile con cui gioca con tutti gli ingredienti del mestiere. Ne parlai qui: http://nemoinslumberland.wordpress.com/2013/01/18/miele/
RispondiElimina"Espiazione mi aveva folgorato... Oggi, di quest’ultimo, non ricordo nulla."
RispondiEliminaQuesta frase avrei potuto scriverla io, uguale identica. Espiazione... wow, pochi libri mi hanno segnata così. Miele... mah! Nè carne nè pesce, non mi ha entusiasmata. Non ho letto altro di Mc Ewan, Miele mi ha un po' scottata lo ammetto. Consigli?
Ogni volta che vengo, wishlisto un libro...O.O
RispondiEliminaLasciato a metà. Nì.
RispondiEliminaDi McEwan ho letto solo Espiazione e Cani neri, oltre che il saggio Blues della fine del mondo.
RispondiEliminaVorrei leggere sicuramente altro, ma forse al momento mi ispira più Sabato...