Casino
totale – Jean-Claude Izzo, tradotto dal francese da Barbara Ferri, edizioni e/o
Da qualche tempo giravo intorno ai volumi di Izzo. Non che sia
una gran lettrice di noir, vado a
periodi. Però Izzo mi intrigava parecchio. Forse ne avevo sentito parlare da
qualcuno, forse avevo letto qualche post; ad ogni modo, volevo conoscere la sua
Marsiglia.
Il libro l’ho preso in prestito dal solito spacciatore
(amico-mancato-libraio-ma-magari-un-giorno-o-l’altro…), nella cui libreria è
presente la restante parte della trilogia marsigliese (Chourmo e Solea), insieme
ad altri titoli accattivanti (un volumetto dal titolo Vivere stanca bisogna leggerlo a prescindere… Almeno per capire di
cosa parli).
Casino totale delinea una Marsiglia in cui non passeggerei
con tranquillità dopo il tramonto. Tra spacciatori, traffico d’armi,
prostitute, poliziotti che cercano solo un buon pretesto per usare la pistola…
viene un po’ d’ansia. L’intreccio non è semplicissimo da seguire, quasi ci si
perde tra arabi, algerini, italiani del nord, italiani del sud, sudamericani e
qualche francese qua e là. Tante lingue, storie di miseria e frustrazione;
storie senza via d’uscita.
Il protagonista, Fabio Montale, poliziotto italiano malinconico
e fascinoso, tra un morto e l’altro ci fa scoprire il volto più romantico di
Marsiglia: i panorami mozzafiato, il profumo
del basilico che si mescola a quello del curry e della menta. Una voglia di
orate alla griglia, di una focaccia, una zuppa di mare o spaghetti con le
vongole… non mangio peperoni, ma sono così immersa nell’atmosfera che, seguendo
le indicazioni di Fabio, vorrei cucinare un piatto di peperoni alla rumena per
cena. Il tutto accompagnato da qualche bicchierino di pastis (che non ho mai
assaggiato) e da un sottofondo musicale che va da Paco de Lucia a Bob Marley,
senza tralasciare il nostro Paolo Conte e Thelonious Monk.
Svariati morti ma davvero un bel libro.
Anch'io da un bel po' ho addocchiato i libri di Izzo ma non ho ancora avuto il coraggio di buttarmi nella lettura! Questa simpatica recensione mi fa proprio venire voglia di provare:-)
RispondiEliminaSono certa che non resterai delusa! Se non avessi una marea di libri da leggere (acquisto troppo, maledizione!!), mi sarei già procurata la restante parte della trilogia marsigliese. Tra l’altro, l’ambientazione è così estiva da non poter scegliere un periodo migliore per iniziarne la lettura!
EliminaMarsiglia è quella città dai destini altalenanti. Quando ne parlava Izzo era ila malfamata zona vicino al Panier, poi divenuta capitale della cultura ne parlavan tutti un gran bene, poi è ripiombata nella malavita e ora te la spacciano come rinata con l'ennesima opera dell'archistar di turno. Chissà cosa ne penserebbe Izzo, che mi stava più simpatico della Vargas!
RispondiEliminaSono sempre i migliori ad andar via! Per quanto, i pochi libri letti della Vargas non mi siano dispiaciuti, anzi.
EliminaNon sono mai stata a Marsiglia, però ricordo di aver letto che organizzavano addirittura un tour izziano (non penso si dica così, vero?). E tu, viaggiatrice esperta, sei mai stata a Marsiglia?
No, mai stata. Quanto al tour non mi stupisce, tempo fa c'era anche un tour Larssoniano e di sicuro nella fredda Svezia era molto meno accattivante.
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