mercoledì 1 maggio 2019

Leggere, leggere, leggere... in una vasca da bagno

Copia della Biblioteca comunale di Colleferro
No, non sto pensando di scrivere un libro. Semmai ne avessi avuto voglia, m’è passata dopo aver ascoltato Dany Laferrière a Libri come, lo scorso marzo, ed è scomparsa definitivamente dopo aver letto il suo Diario di uno scrittore in pigiama. Non importunerò scrittori contemporanei con telefonate assurde a ora di cena, né invierò manoscritti a destra e manca. Continuerò ad essere l’altro lato della catena, quello che sbocconcella libri presi in prestito dalla biblioteca o cede a raptus di acquisti compulsivi portando a casa romanzi che non sa più dove stipare né quando leggere. Insomma, continuerò a fare la lettrice, senza negarmi il piacere d’ascoltare dal vivo scrittori ironici e irriverenti come l’haitiano-canadese Dany Laferrière. A Libri come, per l’appunto, subito dopo aver risposto a una domanda di Annalena Benini (maniacale nell’esplorare le vite degli scrittori e il loro rapporto con la scrittura), bisbiglia qualcosa alla traduttrice, si alza e se ne va in bagno, come nulla fosse, mentre la sala mormora imbarazzata Ma dove va?
Dany Laferrière dichiara d’aver scritto Diario di uno scrittore in pigiama per dare una risposta definitiva ai tanti aspiranti scrittori - scocciatori che lo chiamavano ad ora di cena, chiedendo consigli di scrittura o che stavano lavorando a una tesina. «Con questo libro pensavo di poterli fregare, rispondendo con un colpo solo a tutte le loro domande ed evitando altre fastidiose telefonate. Invece ora mi chiamano per interrogarmi sul libro e sul perché abbia dato questo o quel suggerimento».
Sebbene non sia posseduta dal sacro fuoco della scrittura, ci sono almeno tre cose che inizierò a fare dopo aver letto Diario di uno scrittore in pigiama:
- Portare sempre con me un taccuino (è vero, la faccio già. Ma poi lo uso pochissimo fidandomi della memoria. Che inizia a perder colpi).
- Leggere con accanto un bicchiere di vino. Ce n’è parecchio tra le pagine di Laferrière, il quale associa la lettura al vino e la scrittura al caffè (ognuno ha i suoi gusti. Visto che devo ridurre il numero di caffè giornalieri…)
- Trascorrere una giornata immersa in una vasca da bagno (che non ho) e uscirne solo a lettura ultimata, trasformandomi in un lettore acquatico.
Se leggi nella vasca da bagno, porta con te la sveglia per non rischiare di mancare al prossimo appuntamento: l’acqua favorisce i sogni a occhi aperti che annullano il tempo.
- Leggere, leggere, leggere. E di spunti di lettura in Diario di uno scrittore in pigiama ce n’è a bizzeffe.     
Resto convinto che la migliore scuola di scrittura sia la lettura. È leggendo che s’impara a scrivere. I bei libri formano il gusto. E i nostri sensi si acuiscono. Sappiamo che una certa frase suona bene perché ne abbiamo lette tante altre ben scritte. Il ritmo e la musica finiscono per scorrerci nelle vene. Il giudice è invisibile perché è annidato in noi. Ed è un giudice spietato. Critica le nostre scelte in fatto di libri, i nostri gusti, le nostre idee, le nostre intenzioni. Non gli sfugge niente. È una nuova identità.

Dany Laferrière, Diario di uno scrittore in pigiama, traduzione di Camilla Diez e Francesca Scala, novembre 2017, 66thand2nd.

6 commenti:

  1. Taccuino sempre in borsa all'emergenza c'è anche il notes del cellulare, ma non è la stessa cosa.
    La vasca manca.
    Leggere, leggo, ma secondo me non basta proprio

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    1. Cara mia, tu sei un passo avanti: non hai alcun bisogno dei consigli di Laferrière!

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  2. Sono d'accordo con Amanda.
    Quanto alla vasca, beh, c'è chi di vasca da bagno è anche morto (Withney Houston). Mi dirai: "OK, ma chissà cosa aveva preso!" Eppure si potrebbe anche osare un "chissà cosa aveva letto" e io, un paio di titoli pericolosamente fuorvianti e inclini all'annegamento del lettore, li avrei.
    Meglio una doccia, più environmental friendly e water saving e notes del cellulare. Greta Thunberg ringrazia. ;-)

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    1. La gialloviaggiatrice in versione ambientalista ;-)

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  3. E' questione di gusti: io leggo con caffè, tè e tisane... e una buona birretta! questa è una cosa che adoro fare in estate quando si schiatta di caldo!

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    1. Ma sì, è tutta questione di gusti. Mi hai fatto ricordare la promozione che Iperborea ha lanciato un paio di volte in passato: birra e libro nordico. Perché no?!

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