La notizia è che babalatalpa è in vita, sebbene di lei si siano
perse le tracce in libreria, in biblioteca, sui social e nella blogsfera. Ha
letto poco, non ha scritto nulla, non ha acquistato libri, non sa bene cosa sia
accaduto nel mondo negli ultimi due mesi (ma sa che il 4 dicembre ci sarà il
referendum e deve iniziare a studiare per capire cosa voterà). Nella sua vita
ci son state parecchie novità e ancora non sa come gestirle, ma ha la certezza
che senza libri, film, corsa e quattro chiacchiere in rete, le giornate son
tristanzuole e lei vuole ricominciar a sorridere e a far tutte quelle cose
inutili che la mettono di buonumore.
quanti indizi in quella foto...:-)
RispondiEliminaUn abbraccio
Presente quando il numero di libri da leggere è aumentato a dismisura e tu ti ripeti “No, basta! Non posso andar avanti con la sindrome dello shopping compulsivo”?
EliminaE presente quando hai terminato una decina di libri senza averne scritto neanche una parola e un po’ te ne dispiace perché, cavoli, alcuni non erano niente male, ma-ormai-è-passato-l’attimo?
Ecco, ho la scrivania con una pila di libri terminati ma di cui non ho scritto nulla e uno scaffale esageratamente pieno di libri intonsi (e pure un gruppetto di libri presi in prestito bibliotecario). Dici che è una malattia grave??
L'importante è che tu stia bene, da qualche parte si ricomincia
RispondiEliminaDa qualche parte si ricomincia sempre, hai ragione. Poi si scopre che è stato più logorante il pensiero che l’azione. Un abbraccio forte.
EliminaSarà che il sottotitolo del romanzo su Trieste è "o del nessun luogo", sarà che la biografia di James/Jan Morris mi ha incuriosita, inizierei nuovamente le letture da questo.
RispondiEliminaPS Nr 1 - Il piacere delle cose inutili, sarebbe un ottimo titolo per un romanzo
PS nr 2 - Il piacere di rileggerti è tutto nostro, che lo attendevamo ansiose e trepidanti.
Un abbraccio
Tu sei sempre tanto cara.
EliminaPerfetta risposta in stile gialli-e-geografie. Alla fine ho dato priorità ai prestiti bibliotecari e agli impegni presi con i gruppi di lettura. Come avrai intuito, “Trieste o del nessun luogo” mi aveva incuriosita troppo per limitarmi ad un prestito bibliotecario.
Ci sentiamo presto!