“Palloso
palloso palloso! Autore compiaciuto solo del suo stile di scrittura, per
raccontare il niente. Un libro da dimenticare, subito, appena finito di
leggere. Perché non lascia proprio niente.” E questo è ciò che mi merito per
cominciare la giornata, visto che sono andato per l’ennesima volta a ficcare il
naso fra le recensioni al mio ultimo libro su aNobii. Ben mi sta, ero stato
avvertito di non perdere tempo (e buonumore) spulciando le recensioni anonime
in Rete, e mi ero anche ripromesso di non farlo più. Patto tradito: è più forte
di me, e sarei anche tentato di rispondere, senza aggressività, solo per
attenuare quella altrui, per ricordare a chi scrive con tanta virulenza che su,
in fondo si tratta di un libro, cari Agata, Pizia e tutti gli altri. Qualche
volta l’ho fatto, e giustamente mi è stato risposto: se scrive, deve accettare
che le sue cose non piacciano, è così, non si può piacere a tutti!1
Fosse
facile. È come se, arrivato in quarta liceo, avessi dovuto rassegnarmi all’idea
di non piacere a Chiara Fortini perché, appunto, “non si può piacere a tutti”.
Che storia. A me invece sarebbe piaciuto piacere a Chiara Fortini: a
ricreazione mi mettevo sempre in un punto del cortile in cui fosse
intercettabile il suo passaggio. Lei passava, ma senza darmi segnali di interesse.
Non era divertente: allo stesso modo in cui non è divertente prendersi le
sberle dell’anonimo lettore che liquida il tuo come un libro che “dà
l’orticaria”.
Paolo Di Paolo, L’Italia nel pomeriggio
Feltrinelli, Zoom Macro
Caro
Paolo,
sì,
lo so, non ci conosciamo e non dovrei darti del tu. Tra l’altro, tu sei pure uno
scrittore, sebbene dal nome ridicolo, ed io una lettrice qualsiasi, sebbene in
carne ed ossa; quindi, un minimo di rispetto nei tuoi confronti dovrei mostrarlo.
Ma dopo aver letto il tuo L’Italia nel pomeriggio ti vedo quasi come un amico.
E mi
sento anche un po’ in colpa. Sono tra quei lettori che, in modo educato, hanno
dato un giudizio critico al tuo Dove eravate tutti. Dalla cattedra di anobii
predicai che “Se vi capita tra le mani un articolo di Paolo Di Paolo,
leggetelo. Quando scrive su Tabucchi, ad esempio, è eccezionale. Questo libro
qua, invece, lascia il tempo che trova”. Naturalmente scrissi anche altro ma
fui parca di stelline. Che poi, che valore avranno quelle stelline?
Ad
esser sincera, dopo aver letto qualche post in cui si che elogiava Mandami tanta vita (l’hai detto anche
tu no che i lettori non si incontrano più in luoghi fisici? Rubano pause
pranzo, pause caffè, pause riunioni per curiosare tra i blog, per lasciare un
commento su un social, pure se sono diventati tutti un po’ asocial), ho
pensato di prenderlo in prestito. Pensiero sepolto da qualche altro stimolo.
Poi
la newsletter di qualche libreria online mi ha comunicato che potevo scaricare
gratuitamente questo libretto che non avrei trovato su carta. Stavano solo
pubblicizzando Zoom. Il lettore, per
definizione, è spesso squattrinato e quindi clicca.
Qui mi
è piaciuta la tua sincerità, il tuo sorriso un po’ amaro. Io non ho mai avuto
la smania di scrivere lettere ai personaggi pubblici. Cioè, certe volte lo
faccio, ma per finta. Questa volta l’ho fatto un po’ per finta e un po’ per
davvero. Te lo volevo dire di persona che non si può piacere a tutti, non si
può piacere sempre ma che bisogna fidarsi dei superpoteri. Così capisci che vale
la pena insistere. Anche con quel nome lì, anche se sei nato solo nel
1983.
Una lettrice in carne ed ossa.
Ndr:
La lettrice in carne ed ossa scrisse davvero all’autore dal nome improbabile. E
l’autore le rispose il giorno successivo. In modo gentile, amichevole, senza il
tono superbo di alcuni scrittori. “Ma che bella persona”, pensò la lettrice in carne ed ossa. “Ma sì, un altro suo libro posso anche leggerlo”. Poi,
magari, stroncherà anche quello. O forse no…
Ah, mannaggia! avrei dovuto saperlo prima di questo zoom!
RispondiEliminaQuesto zoom mi ha riconciliata col giovane scrittore. Se sei lettrice di ebook, puoi comunque acquistarlo a pochi centesimi.
EliminaA me Mandami tanta vita è piaciuto molto, lui mi piace anche come giornalista e credo sia anche una bella persona.
RispondiEliminaDove eravate tutti devo ancora leggerlo però...
Ho fatto le coppie per il libro sospeso, ti lascio il link :)
http://unbaulepienodigente.blogspot.com/2015/01/il-libro-sospeso.html