Ho
snobbato la Francia ed i cugini francesi per parecchio tempo. Una cortese
quanto ingiustificata antipatia. Come diamine avrò fatto a farmi sfuggire una
città meravigliosa come Parigi per tutti questi anni? Bah!...
E
dire che la meta del viaggetto estivo è stata addirittura suggerita dall'uomo
più antifrancese (anche ora che siamo tornati) di mia conoscenza: il signor valigiesogni.
Mentre
cercavo disperatamente una soluzione economicamente accessibile per la Scozia,
lui, l’uomo che di francese acquista solo le automobili, folgorato da Dumas e
dalle spedizioni di D’Artagnan,
guardando google map si fa sfuggire
un: “E se andassimo a Boulogne-sur –Mer?”. Potevo lasciar cadere invano una tal
proposta? Mai più avrebbe pronunciato spontaneamente il nome di una località
francese.
Va
detto che il viaggio non è nato nel migliore dei modi. A partire dalla
prenotazione dell’hotel. Nottetempo la carta di credito del signor valigiesogni è stata bella che
clonata. Capita, direte voi. Certamente, ma l’episodio non ha aiutato a
distendere i già tesi rapporti tra il signor
valigiesogni e l’universo francofono.
Dopodiché,
abbiamo commesso la sciocchezza di acquistare un volo Ryanair. Che non è un
gran problema se viaggiate verso Parigi in orari decenti. Se invece avete
optato per un volo all'alba (sia per l’andata che per il ritorno), ciò che
avete risparmiato per il volo finirete per spenderlo in taxi (visto che i
collegamenti con l’aeroporto di Ciampino, dalla stessa città di Ciampino, sono
penosi) e pernottamento a Beauvais, che non è a due passi dal centro di Parigi;
segnatevelo.
Insomma,
i presupposti non erano dei migliori; ciononostante, sono partita lasciando a
casa tutti i miei stupidi pregiudizi e con la sensazione che sarei stata colta
da una sorta di fascinazione per quella terra e quella lingua che non ho mai
voluto imparare.
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