lunedì 1 marzo 2010

Quante storie per un panino!

In una domenica nuvolosa in un paesello nei pressi della Capitale, il signor valigiesogni ai fornelli se la ride di gusto.

«Che hai?».
«Il PdL è stato escluso dalle elezioni a Roma perché non ha presentato in tempo utile la lista dei candidati». E giù a ridere.
«Ma va là! Dai, dimmi perché ridi!». Intanto la radio continua a chiacchierare. «Giuro! L’hanno appena detto. Faranno ricorso contro questa decisione antidemocratica!».
«Ma che cavolo vai dicendo? Se è da tre messi che hanno tappezzato la città e tutta la provincia di manifesti; ti pare che lasciavano scadere il termine senza aver presentato la lista?».

Stamani si parlava solo del pasticciaccio del Lazio. Che poi, del Lazio non è perché le liste del PdL per le altre province son state presentate regolarmente nei termini stabiliti dalla legge. Non ho ancora capito bene cosa sia successo perché, ovviamente, non possono farcelo capire. Pare che Alfredo Milioni, la persona incaricata dal PdL di depositare le firme a sostegno della Polverini, colto da un attacco di fame, sia uscito dal Tribunale per farsi un panino. E ‘sto panino deve esser stato piuttosto sostanzioso. Il signor Milioni avrebbe, forse, potuto inventarsene un’altra più credibile.

Chissà se lo immaginano loro, i nostri rappresentanti, il livello di nausea che proviamo, giorno dopo giorno, di fronte a questi spettacoli? Stando ai sorrisi compiaciuti che campeggiano attaccati in tutti gli angoli delle nostre città, direi di no. Non voglio neppure pensare alle beghe, ai giochetti di potere, agli interessi che ruotano intorno alla definizione delle liste, al nome da inserire per accontentare questo o quell’esponente, alla scelta del nome che più soddisfi gli interessi di pochi, infischiandosene del bene pubblico. Intanto noi, popolo sovrano, restiamo qui, inermi, ad ascoltare quello che vogliono raccontarci e ciò che è meglio tacere, perché in campagna elettorale è meglio zittire pure i programmi d’approfondimento giornalistico che trattano temi politici. Dovesse mai esser che un paio d’elettori si soffermi a pensare a ciò che viene detto e non viene fatto…

Che tristezza!

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