mercoledì 6 febbraio 2013

Piccole rivoluzioni


È successo. Ho ceduto anch'io. Sì, l’ho fatto: ho acquistato un ereader.
Negli ultimi anni si sono succeduti i seguenti step:
  1. Ebook ccche? Giammai! I libri hanno un odore, una storia, una personalità. L’ereader è stato inventato per quelli che cambiano pc e cellulare ogni tre mesi, non per i lettori. È per feticisti della tecnologia mica per quelli che si perdono nelle biblioteche e si sporcano le mani nei negozi di libri usati! Non fa per me.
  2. Certo però che per chi viaggia molto o per chi utilizza quotidianamente i mezzi pubblici non è male poter leggere qualsiasi cosa a peso zero. Sì, ma avere di fronte uno schermo anziché una pagina stampata non dà soddisfazione. Comunque è costoso e gli ebook non sembrano tanto economici. Non fa per me.
  3. Ah!, quindi lo schermo non è come quello dei pc? Non affatica la vista. Come? Ci sono i dizionari e posso anche evidenziare e scrivere note? Forte! Certo che leggere in lingua originale con il dizionario che non pesa, non ha prezzo.
  4. E tu che ne hai provati diversi, quale ereader mi consiglieresti?


Un paio di mesi fa, con il ritorno al pendolarismo e ai conclamati ritardi dei treni regionali, da ereader possibilista sono diventata fortemente ereader possibilista. Nonostante la mia conclamata avversione nei confronti della tecnologia, mi sono persa tra DRM e formati epub, mobi, azw… Cose di cui non vi tedio perché sono un’incapace e in rete c’è gente molto più competente di me in grado di parlarne. Mi son fatta l’idea che qualitativamente l’ereader della Sony fosse tra i migliori. Costoso, però, per una che non è ancora tanto convinta di poter utilizzare l’e-demone.
Poi, lunedì scorso, ho aperto la mia posta e letto dell’offerta di Amazon per il Kindle base a un prezzo base. Onestamente, non sono tra quelle che hanno dichiarato guerra ad Amazon. Non credo che dal punto di vista “etico”, se così si può dire, sia tanto diverso acquistare su Amazon, Mondadori Feltrinelli o Ibs. Da qualche tempo, per manie personali, ho deciso di acquistare libri (quelli veri) in piccole librerie e nei negozi di libri usati. Ma il discorso non è applicabile agli ebook.
Alla fin fine, considerando che la mia è una prova, ho pensato che buttar 59 euro fosse meno pesante rispetto a buttarne il doppio.
Inizio a pensare che l’ebook possa convivere con il prestito bibliotecario e con l’odore delle vecchie edizioni scoperte per caso in quelle librerie d’altri tempi che miracolosamente sopravvivono accanto ai megastore del libro.
Sbaglierò? Lo utilizzerò? Bisogna sperimentare per capire. 

5 commenti:

  1. L'e-demone ti coinvolgerà. Credo che possa facilmente convivere con le tue altre filosofie che condivido in pieno. Non lo posseggo personalmente, ma mi sono fatta prendere da un demonio più o meno simile. Contraria alla tecnologia touch, ho ricevuto un iPad per lavoro e si sta rivelando ottimo per stare connessi anche in queste serate lontano da casa. E così via con quello che io chiamo "l'indice svolazzante". Il passo agli ebook in fondo, per me potrebbe essere il prossimo per acquistare gialli in lingua originale, si certo il pacchetto che ti arriva a casa è puro piacere, ma quando il romanzo deve arrivare dal Brasile, forse, l e-book è più sicuro che far attraversare l'Atlantico a un paper-book.
    E dopo questo mandarti un e-saluto è ovvio.

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    1. Io sono una capra tecnologica (spero che le capre non si offendano), però mi piace tantissimo 'sta cosa di acquistare con un click libri in lingua originale, averceli lì dopo un minuto, e non potersi barricare dietro il pretesto “Ma ci vorrebbe sempre il dizionario a portata di mano”, perché in questo caso il dizionario è a portata di dito. Poi, per te che sei sempre in giro, sarebbe la soluzione perfetta. Con buona pace del silver trolley.
      Ebaci.

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  2. Anche io mi sto convertendo, a livello di idea se non altro. Poi, prima che metta la mano in portafoglio hai voglia! Però quelle terze file in libreria a casa, mi sollecitano sempre di più. Sappici dire se l'esperimento soddisfa.

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    1. Dirottelo a breve. La signora valigiesogni è un po’ cagionevole di salute e non vede l’ora di rintanarsi in casa stasera e alternare colpi di tosse a rinfrancanti letture.

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  3. Brava!! Mai demonizzare nulla!
    :)
    Io sono ancora alla carta, ma l'abbandono dei mezzi pubblici ha ridotto di molto le mie letture! Appena ri prendo potrei pensare di aggiornarmi pure io! ;)

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