mercoledì 21 febbraio 2018

Dracula, Bram Stoker



Cara Mina,
perdonami se ho l’ardire di scriverti, dandoti del tu, neanche fossimo state azzannate dallo stesso vampiro. Sai, ho seguito le tue vicissitudini fino a qualche sera fa e, date le circostanze, sento di potermi considerare tua amica. Non ho la presunzione di poter sostituire la splendida Lucy, così raffinata e gentile da ammaliare chiunque. Un cuore sincero e limpido, pace all’anima sua, ma in quanto ad autostima… Mina, tu che sei stata la sua più cara amica, tu che ti sei sorbita pagine e pagine di epistole lacrimevoli, avresti dovuto quanto meno smontare le sue teorie sulla “nobiltà d’animo degli uomini” (maddai!!) rispetto alla pochezza delle donne. Non trovi?
E poi, Mina, talvolta anche tu riesci a farmi perdere la pazienza! Ma dico, benedetta figliuola, hai trascorso mesi sbattendoti a destra e manca tra l’insegnamento, la stenografia, il diario, le lettere; ti sei mostrata energica nell’affrontare i postumi della malattia di Jonathan, sopravvissuto miracolosamente al fetido alito del conte Dracula, hai ricostruito con lucidità la follia degli eventi in cui siete incappati… e ancora pensi che “noi povere donne abbiamo tante lezioni da dover imparare”? E da chi? Dagli uomini?! Suvvia!
Scusami se continuo a infierire, ma non mi dirai che quel bamboccione di Lord Godalming è mai parso più sveglio di te?! Tolti i danari, il titolo altisonante e i numerosi possedimenti, resta solo la bontà d’animo. Di acume ne ho visto ben poco.
E il dott. Seward? Medico perspicace, attento indagatore della psiche umana, per carità!, eppure totalmente incapace di collegare la morte di Lucy con la presenza di Dracula; incapace di associare la trasformazione del suo folle paziente Renfield (talvolta meno matto di noi) alla curiosa presenza di lupi, pipistrelli e di quella nebbiolina persistente che avvolgeva il solo ospedale psichiatrico.
Insomma, Mina, guardati indietro: hai dato prova di grande coraggio; hai analizzato gli eventi con occhio critico ma con mente aperta al soprannaturale. Con il tuo comportamento hai smontato l’equazione intelligenza = maschio. Eppure, ancora non sei pienamente convinta delle tue capacità.
Cara Mina, sei tu la perfetta allieva del dottor Van Helsing, l’unica in grado di interpretare i movimenti delle sue sopracciglia, di star dietro alle sue giuste intuizioni. Almeno tu, Mina, che hai avuto l’audacia di ostacolare la moltiplicazione dei Non Morti, che hai continuato a scrivere il tuo diario nel mezzo del niente, incurante del gelo e del buio dei Carpazi, abbi il coraggio di credere nelle capacità delle donne e di combattere i vecchi pregiudizi ottocenteschi.
Apertura mentale Mina! Esattamente ciò che professa il dottor Van Helsing per buone 300 pagine del romanzo. Ora che avete polverizzato il conte Dracula, non smettere di lottare per sgretolare i vecchi preconcetti nei confronti delle donne.
Tua affezionatissima B.
P.S. Comunque, per prudenza, suggerirei di continuare ad aggiungere uno spicchio d’aglio a ogni pasto (mai avuto grande fiducia nei signori vestiti di nero, con gli occhi troppo rossi e i denti troppo bianchi).

Transilvania, Castello di Bran - foto pubblicata su viaggiculturalieuropa.it 

Bram Stoker, Dracula, letto nella traduzione dall'inglese di Luigi Lunari; Feltrinelli, 2011.


6 commenti:

  1. Divertentissima questa recensione; che poi, a ben guardarla, anzi a leggerla bene, è un inno alla donna e alla sua capacità di analisi, agli uomini "tutto-chiacchiere-e-(titolo)distintivo" e ad altri che, come sempre, avevano questo machismo nel loro DNA.
    Dunque, aldilà di aglio e vampiri, libro attualissimo (ahimè)

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    1. Le donne non ne escono granché bene. Capisco che il libro è stato pubblicato alla fine dell'Ottocento, però certe frasi sono pazzesche. Cito:
      "Ah quella meravigliosa Madame Mina! Ha il cervello di un uomo e il cuore di una donna".
      Per dire che trovare una donna con il cervello non era mica roba così semplice...

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  2. Ciao, ho appena scoperto il tuo blog e mi sono iscritta come lettrice fissa :-)
    Complimenti per la recensione: davvero divertente, originale e molto ironica!!!
    P.s. Ti lascio il link del mio blog nel caso volessi dargli un'occhiata http://langolodiariel.blogspot.it/

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    1. Benvenuta Ariel.
      Vado a dare un'occhiata alle tue letture.

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  3. Simpatica ^-^

    Sperando che le donne non arrivino mai ad avere il cervello di un uomo. Sarebbe davvero la fine :)

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